Traduzione del carme 60 di Catullo con testo latino originale

Nel carme 60 Catullo si rivolge all’amata, che molti identificano con Lesbia, che ancora una volta ignora o peggio, deride, le sue attenzioni e le sue premure; questa viene paragonata agli esseri più crudeli che riesce a immaginare Catullo, come le leonesse di Libia o il mostro Scilla, in effetti insultandola, al fine di sottolineare la sua cattiveria e sperare forse in un pentimento che possa portare la sua amata a considerarlo ancora.


Il testo originale del carme 60 di Catullo in latino è il seguente:

Num te te leaena montibus Libystinis
aut Scylla latrans infima inguinum parte
tam mente dura procreavit ac taetra,
ut supplicis vocem in novissimo casu
contemptam haberes, a nimis fero corde?


Traduzione del carme 60 di Catullo in lingua italiana:

Sarà stata forse una leonessa dei monti di Libia,
o Scilla, che mugula, nella parte più bassa del suo basso ventre,
a partorirti così rude e crudele,
tanto che la voce di chi ti supplichi, in enorme sconforto,
la deridi, ah, cuore spietato?


 

Precedente "Come un fiore reciso" (Traduzione carme 11 di Catullo) Successivo Carme 109 di Catullo: traduzione in italiano e testo latino